Smart-working e coworking, come si evolve il direzionale post pandemia

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Nel giro di due anni, da privilegio episodico è diventato un diritto, per chi lavora nel terziario e può gestire le attività da remoto.

Dal nostro osservatorio privilegiato sul real estate, costruito da continue interazioni con una molteplicità di soggetti operanti a vario titolo nel mercato immobiliare, possiamo affermare che, nonostante il momento storico di forte incertezza, l’atteggiamento “wait-and-see” è ormai superato.

Il Q1 2022 segna infatti per gli uffici un importante cambio di rotta, sia in termini di take up (Roma +105% e Milano +30% - Var YoY) che in termini di investimenti (1,3mld +550% - Var YoY), tornando ad essere una delle asset class preferite dagli investitori.

Il modello che si va diffondendo è quello di smart working ibrido, in cui l’ufficio rimane un punto di riferimento fondamentale, certamente più flessibile ed ESG compliant rispetto alla concezione classica.

L’outlook 2022 è positivo sia per gli investimenti in pipeline, sia in termini di crescita ERV, che di compressione dei rendimenti nelle prime location.

Ne parla su Espansione Raffaele Sannino, Manager di AxiA.RE.

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