Cosa ha imparato dalla crisi il comparto turistico-ricettivo

«Il settore turistico-ricettivo, duramente colpito dalle limitazioni agli spostamenti imposte per contrastare la diffusione del Covid-19, ha saputo utilizzare questo stop per ridiscutere la filosofia dell’accoglienza, aumentando la personalizzazione attorno alle nuove esigenze del viaggiatore.
Come evidenziato dal report “The 2022 Traveler: Emerging Trends and the Redefined Traveler”, redatto dall’ufficio studi della catena alberghiera Hilton, la pandemia ha modificato la travel experience, portando gli operatori turistici ad un incremento della flessibilità nelle prenotazioni e nelle cancellazioni gratuite e ad una maggiore attenzione agli aspetti igienico-sanitari implementati anche mediante l’impiego di dispositivi contactless.
Secondo gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, a tali tendenze si aggiunge l’holiday working, ossia la destagionalizzazione del turismo attivata dalla diffusione dello smart working in “vacanza”, che ha incrementato la necessità di staccare dalla quotidianità delle mura domestiche.
I cambiamenti in atto stanno modificando la geografia dell’offerta turistica, portando ad un aumento di attrattività dei resort e dei serviced apartment a discapito degli airport hotel e degli ostelli.»
Su Espansione l’articolo del Senior Director di AxiA.RE Daniela Di Perna.